I finanziamenti derivanti dall’Unione Europea si dividono in Finanziamenti diretti o “fondi a gestione diretta” e Finanziamenti indiretti o “finanziamenti a gestione indiretta”.

I fondi europei indiretti

fondi indiretti mirano a ridurre le disparità economiche, sociali e ambientali tra le varie regioni europee sostenendo la politica regionale. Questi fondi sono costituiti dai Fondi strutturali e d’investimento (SIE), finanziati dalla Commissione Europea e gestiti dalle autorità locali come le Regioni (POR) o i Ministeri (PON).

I fondi SIE sono cinque, ma quelli maggiormente importanti in Italia sono Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) che è lo strumento principale della politica regionale dell’UE, ed il Fondo Sociale Europeo (FSE) che promuove la coesione economica e sociale e sostiene l’occupazione negli stati dell’Unione Europea.

I fondi indiretti vengono gestiti ed erogati dalle autorità nazionali o regionali, che sulla base dei programmi operativi ne dispongono l’utilizzazione e l’assegnazione ai beneficiari finali. La Commissione viene coinvolta nella fase di monitoraggio, si impegna nel pagare le spese approvate ed effettua verifiche attraverso un sistema di controllo. Tuttavia, la selezione dei progetti e la relativa gestione sono di competenza esclusiva delle autorità nazionali e regionali. Una volta selezionati, i progetti ricevono un finanziamento misto: nazionale e comunitario. I programmi, infatti, sono sovvenzionati in parte con fondi europei e in parte con fondi nazionali (pubblici e privati).

Le erogazioni di tali fondi avvengono sotto forma di:

  • Contributi a fondo perduto,
  • Finanziamenti agevolati
  • Sgravi fiscali e contributivi
  • Interventi nel capitale di rischio
  • Strumenti di garanzia del credito

I fondi europei diretti

fondi diretti sono gestiti direttamente dalla Commissione Europea o dalle sue agenzie, ed è la Commissione a stabilire autonomamente i criteri di funzionamento dei programmi; questi fondi comprendono i programmi tematici e gli strumenti finanziari per l’assistenza esterna.

La realizzazione dei programmi tematici è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte (Calls for Proposals) più comunemente detti “bandi“.

Il fatto che i programmi siano tematici fornisce una prima indicazione sul contenuto dei progetti europei: essi hanno come scopo quello di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione europea in un determinato settore. Il loro contenuto varia quindi a seconda dell’ambito, andando a finanziare le attività che meglio possono concorrere al raggiungimento degli obiettivi dell’Unione Europea.

L’accesso a questi programmi tematici nei vari settori (es: ambiente, energia, ricerca e innovazione, imprese, istruzione e formazione) avviene in genere, da parte dei vari attori presenti sui territori, tramite la presentazione di progetti transnazionali, sostenibili e che creino valore aggiunto a livello europeo e non soltanto nazionale.

Esistono tuttavia delle eccezioni come ad esempio il programma per l’ambiente Life+, che prevede la presentazione sia di proposte di progetto transnazionale che a livello nazionale.

Candidatura e presentazione per l’accesso ai Fondi

Per presentare un progetto occorre costituire un partenariato ricercando attentamente i partner giusti, generalmente formando un consorzio di almeno tre partner provenienti da altrettanti Paesi, anche se ogni bando indicherà di volta in volta i requisiti che il consorzio deve rispettare.

Il contributo finanziario da parte dell’Unione è generalmente erogato tramite una procedura di selezione dei progetti, che pone l’attenzione soprattutto sugli aspetti relativi all’originalità, all’innovazione, alla replicabilità dell’iniziativa presentata ed alla sostenibilità. L’originalità può essere relativa alla tecnologia sperimentata, ai processi messi in campo o alle interazioni fra i partner. La proposta non deve rappresentare quindi necessariamente una novità assoluta, ma risultare innovativa nel contesto in cui viene implementata.

Il progetto presentato inoltre dev’essere auto-sostenibile, pertanto occorre dimostrare in che modo continuerà a produrre i suoi effetti successivamente al termine delle attività previste nel piano.

Risulta poi essenziale l’aspetto riguardante la trasferibilità dei risultati raggiunti. Essa può essere intesa sia come replicabilità delle soluzioni in altri contesti sia come sviluppo di best practice.

Budget e numeri

Il quadro finanziario attuale copre un periodo di sette anni, dal 2014 al 2020. Per questo periodo il quadro prevede un massimale pari a 960 miliardi di euro per gli impegni di spesa e 908 miliardi di euro per i pagamenti. La Strategia Europa 2020 pone l’enfasi sulla crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva come modo per superare la debolezza strutturale dell’economia Europea, accrescere la sua competitività e produttività e sostenere un mercato dell’economia sostenibile.

Per la programmazione 2021-2027 il budget complessivo proposto dalla CE è di € 1.105 miliardi, tuttavia il budget e il relativo pacchetto legislativo, sono attualmente oggetto di negoziato in corso fra gli Stati Membri.

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